Collezione Tatoo Art

GLI STILI

Pensando alla cosiddetta arte povera, forse oggi quella più di moda e tendenza è proprio la Tattoo Art, anche se sono molti coloro che non la vedono come un’arte ma più come una consuetudine che avevano gli antichi popoli per comunicare il loro stato ed incutere timore ai nemici. Non a caso i tatuaggi più richiesti sono quelli tribali cioè legati alle tribù antiche come gli Aztechi, gli Egizi, i Nativi Americani, i Vichinghi, i Celti, i pirati dei paesi orientali. In epoca moderna particolare timore incutono i tatuaggi della Mafia Russa o quelli delle Triadi Cinesi o la Yakuza Giapponese. Come detto in precedenza sono riconoscibili dagli affiliati, indicano il  grado di potere e di comando all’interno di queste organizzazioni e sono conosciute anche dai loro nemici.

Oggi è una moda, ma è anche un modo di comunicare, e non vorrei ripetermi ma in alcuni casi sono veramente molto belli ed artistici. La mia scelta è stata quella di riportare nelle quattro etichette, che dopo le prime due serie credo diventerà il numero ufficiale dei miei imbottigliamenti, i tatuaggi che esprimo il panorama odierno come la scuola Celtica , con un nodo che rappresenta l’infinito per il Caol Ila 11yo,  il sole dei Kanaka popolo di ceppo Polinesiano che visse nelle Hawaii dal 100 a.C. , per il Tullibardine 10yo delle Highland.

Non poteva mancare un simbolo tribale dei Maori, popolo che vive in Nuova Zelanda, abbinato al Dailuaine 13yo, Spey Side, rappresenta gli elementi che danno la vita: il sole, il mare e la terra. Ed infine ho pensato alla scuola Giapponese per il  Bleir Athol 14yo, Highland; la Carpa che è un simbolo di cultura e forza, il sole, il mare e la vite.

LE BOTTI: l’elemento più significativo

Alla domanda quali sono i fattori che determinano la diversità tra un Single Malt e l’altro, non possiamo rispondere con una risposta univoca poiché sono diversi gli elementi e le variabili che si vengono a creare nella produzione e maturazione di un whisky.  Immagino che ogni esperto avrà una propria scala di valore per definire l’importanza di ogni elemento che entra in gioco nell’evoluzione di un whisky.

Io ritengo che l’apporto che hanno le botti, nella fase di maturazione, giochino un ruolo fondamentale: tipologie, secondo il disciplinare devono essere di rovere; ma già la provenienza, USA od Europa cambia moltissimo il risultato, la capienza e l’usura, cioè il numero di utilizzi a cui ogni botte viene sottoposta, influenzeranno l’apporto aromatico e tannico della botte.

Teniamo conto che le grandi aziende usano imbottigliare più barili di una stessa annata per offrire ai consumatori un prodotto omogeneo, mentre un “Single Cask” un singolo barile offre una unica e irripetibile sfumatura di una determinata distilleria perché per definizione ogni botte è diversa dall’altra. Altro fattore importante è l’imbottigliamento “cask Strength”, cioè alla gradazione che troviamo nella botte al momento dell’imbottigliamento.

SINGLE MALT SCOTCH WHISKY

CAOL ILA DISTILLERY     Isle of islay    11 yo –  56,9 %Vol      

Degustazione

Distiled 16-11-2010  & Bottled 21-9-2022         Refill BOURBON BARREL cask no. 321697

Bottle 1 of 233

Cask strength – not chill filtered – no added colour

Una delle distillerie storiche dell’Isle of Islay , fondata nel 1846, a Port Askaig, sulla baia del “Sound of Islay” lo stretto che la separa dall’isola di Jura. (in gaelico Caol Ila).  La maggior parte della sua produzione viene usata per i blended scotch whisky, Johnnie Walker,principalmente. Quando si trova una botte non si può non imbottigliare; distillato nel 2010 esprime lo spirito di questa distillera, la nota di mare, il fumo di torba ma anche la sua grande eleganza , meno rude di quello inserito nella prima serie è un piacere al palato.

Segno Zodiacale: Scorpione

Product of Scotland

Per la degustazione versiamo 20 ml in un bicchiere a stelo, roteiamo il bicchiere delicatamente qualche minuto, ne aiutiamo l’ossigenazione, poi prendiamo il bicchiere, valutiamo:

Colore: paglierino, “pale” come dicono gli inglesi, limpido e trasparente.

Aroma: Quando lo portiamo al naso riconosciamo subito la nota di torba, l’affumicato e il camino spento, lo iodio. Non si smentisce mai

Gusto: secco e salato, mentre esplode la nota di torba, che ti riempie il palato. È un Single Malt   che non accetta compromessi o lo ami o lo odi. Maschio e potente un “bulldozer” che passa sopra a tutto senza fermarsi. Un finale lungo e di grande persistenza.

Se aggiungiamo uno spruzzo di acqua , fresca e non ghiacciata, ecco che si sviluppa una  incredibile complessità aromatica, si perde il fumo e si presentano note di miele e vaniglia , la frutta bianca e le note erbacee.

 

La Distilleria

CAOL ILA

Region:  Isle of Islay

Fondata nel 1846 da Hector Henderson entra nel gruppo DLC nel 1927, da quel momento diventa uno dei malti fondamentali per molti Blended Malt Scotch Whisky, tra cui Johnnie Walker.

Nel 2021 sono 175 gli anni da cui fu fondata, purtroppo causa pandemia i festeggiamenti sono stati rimandati ma ha approfittato per ricostruire il «visitor center», uno spazio ampio e moderno , con ristorante , bar , sale degustazioni e meeting con una grande vetrata che si apre su quello stretto di mare che da il nome alla distilleri : «The sound of islay» in gaelico «Caol Ila».

La distilleria produce 6.500k litri di alcool ogni anno, per lo più torbato ma come sapete produce anche un «unpeated» non torbato di grande finezza e qualità.

La Distilleria

CAOL ILA

Region:  Isle of Islay

Fondata nel 1846 da Hector Henderson entra nel gruppo DLC nel 1927, da quel momento diventa uno dei malti fondamentali per molti Blended Malt Scotch Whisky, tra cui Johnnie Walker.

Nel 2021 sono 175 gli anni da cui fu fondata, purtroppo causa pandemia i festeggiamenti sono stati rimandati ma ha approfittato per ricostruire il «visitor center», uno spazio ampio e moderno , con ristorante , bar , sale degustazioni e meeting con una grande vetrata che si apre su quello stretto di mare che da il nome alla distilleri : «The sound of islay» in gaelico «Caol Ila».

La distilleria produce 6.500k litri di alcool ogni anno, per lo più torbato ma come sapete produce anche un «unpeated» non torbato di grande finezza e qualità.

Le Botti

La botte usata in precedenza per invecchiare un bourbon whiskey è un classico, ma è solo la degustazione che ci può svelare alcune informazioni: l’analisi del colore, in questo caso un paglierino molto chiaro, “pale” direbbero in inglese, questo indica che probabilmente è un secondo od un terzo refill, il legno non ha rilasciato molto colore. Di conseguenza non dovrebbe aver rilasciato morbidezza e dolcezza. Al naso notiamo una chiara nota di mare, di fumo ma come ci aspettavamo non sentiamo la vaniglia tipica dei barili americani. In bocca è secco e sapido, ampio con quella tipica caratteristica di iodio e fumo, cenere e legno bagnato.

SINGLE MALT SCOTCH WHISKY

TULLIBARDINE  DISTILLERY   HIGHLAND 10yo – 50,4°

Degustazione

Distiled 23-2-2012  & Bottled 26-9-2022      Refill BOURBON BARREL –  cask no. 651139

Bottle 1 of 89

Cask strength – not chill filtered – no added colour

Nasce nel 1949 nelle Highlands del sud, poco prima di  Perth. Negli ultimi anni , con l’acquisizione da parte di Picard Vins & Spiritueux nel 2011 questa distilleria ha ricevuto molte attenzion: grazie soprattutto al grande lavoro svolto dalla compagnia nell’allargare il range dei prodotti e ridandogli un posto nel panorama dei Single Malt Scotch Whisky Scozzesi.

Questo classico  barile ex bourbon USA è circa 180 litri, In questo caso probabilmente ha avuto qualche perdita visto che abbiamo ottenuto poche bottiglie ed una gradazione contenuta per essere un cask strenght e solo 10 anni  di maturazione.

Comunque il campione che avevo assaggiato mi aveva  colpito per la sua nota molto floreale e note di miele e vanilgia con una nota fruttata in bocca, mela e frutta secca. Finale di agrumi e spezie.

Segno Zodiacale : Pesci  

Product of Scotland

Per la degustazione versiamo 20 ml in un bicchiere a stelo, roteiamo il bicchiere delicatamente qualche minuto, ne aiutiamo l’ossigenazione, poi prendiamo il bicchiere, valutiamo :

Colore: paglierino, “pale” come dicono gli inglesi, limpido e trasparente.  Aroma: Quando lo portiamo al naso riconosciamo subito una nota di miele, millefiori, frutta bianca, mela e agrumi .

Gusto: Fresco, si arricchisce di note di ciliegie sotto spirito, morbido con note di frutta secca, e liquirizia e toffee. Nel finale leggera sensazione astringente  dovuta ai tannini, che  gli dona carattere, e pulisce la bocca rendendo ideale per un dopo cena. o e ampio al palato, si apre una leggera nota di miele e toffee con un finale di liquirizia e tabacco. Se aggiungiamo un poco di acqua naturale, si apre molto l’aroma di frutta matura e nel finale il la liquirizia.

La Distilleria

TULLIBARDINE

RegionHighlands  

Il villaggio di Tullibardine, situato a pochi chilometri a sud-est di Perth, la distilleria  Fondata nel 1949 da Dalmé Evans iniziò a produrre un da Single Malt.  In realtà era in precedenza una birreria conosciuta dal 1488 quando un giovane King James IV vi si riforniva. Nel 1994 White & Mackay la acquistarono  e fu smantellata.  

Nel 2003 la nuova proprietà Terroir Distillers acquisì la portandola agli antichi splendori, la proprietà di origine francese il cui core business è rappresentato dal vino si è concentrata nella distillazione tra Cogna, e Rhum .

Diversi gli affinamenti in Sauterness , Burgundy e Sherry . La produzione si è attestata inotrno ai 3 milioni di litri l’anno.

La Distilleria

TULLIBARDINE

RegionHighlands  

Il villaggio di Tullibardine, situato a pochi chilometri a sud-est di Perth, la distilleria  Fondata nel 1949 da Dalmé Evans iniziò a produrre un da Single Malt.  In realtà era in precedenza una birreria conosciuta dal 1488 quando un giovane King James IV vi si riforniva. Nel 1994 White & Mackay la acquistarono  e fu smantellata.  

Nel 2003 la nuova proprietà Terroir Distillers acquisì la portandola agli antichi splendori, la proprietà di origine francese il cui core business è rappresentato dal vino si è concentrata nella distillazione tra Cogna, e Rhum .

Diversi gli affinamenti in Sauterness , Burgundy e Sherry . La produzione si è attestata inotrno ai 3 milioni di litri l’anno.

Le Botti

Una botte di rovere di Quercia bianca americana “Quercus alba” usata in precedenza per invecchiare un bourbon. L’analisi del colore, in questo caso un paglierino molto molto  chiaro, ci dice che probabilmente è un secondo od un terzo refill, il legno non ha rilasciato molto colore. Di conseguenza non dovrebbe aver rilasciato morbidezza e dolcezza. Al naso notiamo una chiara nota di frutta bianca, mela e pera ed una nota di ciliegie sotto spirito. Floreale ed erbaceo al naso ha una eleganza inaspettata con un finale dolce di zucchero vanigliato. In bocca secco con note di liquirizia e pinoli. Finale garbatamente tannico.

SINGLE MALT SCOTCH WHISKY

DAILUIANE  DISTILLERY    SPEYSIDE   13 yo – 56,8°

Degustazione

Distiled 20-1-2009  & Bottled 23-9-2022    Refill  HOGSHEAD CASK   cask no. 300738

Bottle 1 of 202

Cask strength – not chill filtered – no added colour

Siamo nello Speyside, nel 1852, quando William Mackenzie apre questa distilleria. Il nome in gaelico significa “valle verde”. Nel 18889 fu la prima distilleria ad adottare il tetto a pagoda, che facilitava la ventilazione del fumo. Amata dagli appassionati di whisky per il suo stile arcaico e quella nota solfurea che deriva dall’utilizzo di condensatori in acciaio. La maggior parte della produzione è utilizzata per i blended scotch whisky, così è possibile trovare, seppur con difficoltà, qualche botte. Grande corpo,al naso è rotondo con note di frutta matura, miele e vaniglia. In  bocca è deciso, con un grande spunto, si apre, dopo qualche secondo rilasciando una sensazione pseudocalorica di grande intensità per poi , lentamente, lasciare il posto ad una complessa nota frutatta e speziata con un finale tannico di legno e liquirizia , lungo e persistente.

Segno Zodiacale : Capricorno

Product of Scotland

Per la degustazione versiamo 20 ml in un bicchiere a stelo, roteiamo il bicchiere delicatamente qualche minuto, ne aiutiamo l’ossigenazione, poi prendiamo il bicchiere, valutiamo:

Colore: paglierino tenue, limpido e trasparente.

Aroma: Quando lo portiamo al naso riconosciamo subito la vaniglia, frutta matura, ananas e frutti rossi, leggermente balsamico.

Gusto: Fresco, grande spunto, affilato come mangiare un boero, ciliegia con note di cioccolato fondente. Nel finale legno e salato ricorda il cioccolato di Modica con il sale di Sicilia o le noccioline americane.

Finale persistente

La Distilleria

DAILUAINE

RegionSpeyside   

Fondata nel 1852 da William Mackenzie alla sua morte il figlio crea una nuova società Dailuaine-Glenlivet Distillery . L’acqua arriva dal vicino Balliemullich Burn  situato a pochi chilometri . Nel 1916 acquistata da John Dewars & son. Nel  1917 un incendio colpisce la distilleria e la pagoda collassa , riapre nel 1920  e nel 1925 entra nel gruppo DCL .

Equipaggiata con 8 washbacks e 3 paia di alambicchi . La fermentazione varia da 80 ore a 107 ore la più lunga , il suo focus sono i blended whisky del gruppo e l’unico imbottigliamento come Single Malt è il 16yo Flora & Fauna.   Ed in alcuni casi delle Special Release.  La produzione si attesta su 5,6 milioni di litri l’anno.

La Distilleria

DAILUAINE

RegionSpeyside   

Fondata nel 1852 da William Mackenzie alla sua morte il figlio crea una nuova società Dailuaine-Glenlivet Distillery . L’acqua arriva dal vicino Balliemullich Burn  situato a pochi chilometri . Nel 1916 acquistata da John Dewars & son. Nel  1917 un incendio colpisce la distilleria e la pagoda collassa , riapre nel 1920  e nel 1925 entra nel gruppo DCL .

Equipaggiata con 8 washbacks e 3 paia di alambicchi . La fermentazione varia da 80 ore a 107 ore la più lunga , il suo focus sono i blended whisky del gruppo e l’unico imbottigliamento come Single Malt è il 16yo Flora & Fauna.   Ed in alcuni casi delle Special Release.  La produzione si attesta su 5,6 milioni di litri l’anno.

Le Botti

Una Hogshead cask è una botte montata in Scozia con doghe di botti di rovere americana usata in precedenza per invecchiare un bourbon. La capienza 250/300 litri. L’analisi del colore, in questo caso un ambra chiaro, probabilmente un secondo refill, il legno ha lasciato la sua impronta. Corposo e rotondo al naso con note di frutta matura, albicocca, pelle come la cartella di scuola e miele. In bocca è deciso, dopo qualche secondo, quando la sensazione pseudocalorica si attenua , si apre in una grande intensità di aromi di frutta matura, il sapore dell’estate; albicocca e pesca bianca. Il finale speziato, tendente al dolce, lungo e persistente.

SINGLE MALT SCOTCH WHISKY

BLAIR ATHOL  DISTILLERY    HIGHLAND   14yo – 59,2°      

Degustazione

Distiled 13-2-2008  & Bottled 21-9-2022       Refill  SHERRY BUTT   cask no. 300988

Bottle 1 of 240

Cask strength – not chill filtered – no added colour

Fondata nel 1798 a Pitlochry piccola cittadina delle Highland, famosa per le ceramiche e per i tanti negozi.  La distilleria è una delle più visitate di Scozia, piccola ma accogliente. La maggior parte della sua produzione viene usata per i blended scotch whisky, come Bell’s, il più venduto in Gran Bretagna negli anni del boom economico.

Questo Single Malt è insolitamente invecchiato in un barile ex-sherry, non di primo utilizzo. Il colore ambrato ci fa pensare ad una influenza del barile spagnolo, in realtà c’è ma non così preponderante. Morbido al naso in bocca è deciso e secco, leggermente affilato, nel finale ritroviamo in bocca quelle note di crema all’uovo, uva passa e noce moscata che ci riportano alle note che ricordano lo sherry.

Segno Zodiacale : Sagittario

Product of Scotland

Per la degustazione versiamo 20 ml in un bicchiere a stelo, roteiamo il bicchiere delicatamente qualche minuto, ne aiutiamo l’ossigenazione, poi prendiamo il bicchiere, valutiamo:

Colore: ambrato, con riflessi oro, limpido e trasparente.

Aroma: Quando lo portiamo al naso riconosciamo la crema all’uovo, la vaniglia, frutta matura, e le spezie orientali. Non è molto marcato segno che sicuramente è una botte usata.

Gusto: In bocca morbido e dolce, ma con grande carattere: la gradazione piuttosto alta, nonostante sia invecchiato 14 anni,  lo rende  deciso e appuntito. Le note   dolci arrivano in un secondo momento; crema , uva passa  e note di vino liquoroso.

Finale lungo e prolungato, miele di castagno e prugne secche.

La Distilleria

BLAIR ATHOL

Region:  Highlands 

Nel 1798 John Stewart and Robert Robertson fondata Aldour solo nel 1825 prese il nome di Blair Athol con l’ingresso del Duca di Athol. Nel 1882 Peter Mackenzie acquistò la distilleria.  Arthur Bell & sons nel 1933 acquistarono la distilleria per farne il cuore di cuore del Blended Scotch Whisky che prende il suo nome , ancora lo scorso anno è stato il secondo blended  più venduto in UK. Nel mondo ha venduto più di 25 Milioni di btg. Nel 1985 Guinness Plc subentra alla famiglia. Il Blair Athol Single Malt è il Flora e Fauna 12 yo altri imbottigliamenti molto rari sono stati inseriti come The Art Collection.

La Distilleria

BLAIR ATHOL

Region:  Highlands 

Nel 1798 John Stewart and Robert Robertson fondata Aldour solo nel 1825 prese il nome di Blair Athol con l’ingresso del Duca di Athol. Nel 1882 Peter Mackenzie acquistò la distilleria.  Arthur Bell & sons nel 1933 acquistarono la distilleria per farne il cuore di cuore del Blended Scotch Whisky che prende il suo nome , ancora lo scorso anno è stato il secondo blended  più venduto in UK. Nel mondo ha venduto più di 25 Milioni di btg. Nel 1985 Guinness Plc subentra alla famiglia. Il Blair Athol Single Malt è il Flora e Fauna 12 yo altri imbottigliamenti molto rari sono stati inseriti come The Art Collection.

Le Botti

La botte di sherry è di provenienza europea, praticamente dalla Spagna dove si produce un vino liquoroso lo Sherry appunto. Il liquido contenuto nella botte in precedenza sicuramente andrà ad influire sulle note aromatiche del nostro whisky, ma prima di fare supposizioni passiamo alla degustazione. L’analisi del colore, in questo ambrato, Al naso la botte di sherry non è così riconoscibile come ci si aspetterebbe: al naso ricorda frutti rossi e fichi settembrini maturi, la vaniglia ed una leggera nota di crema.

In bocca è secco, “spike”, affilato, croccante. Lentamente si ammorbidisce e si sviluppano note di frutta matura, toffee, uva sultanina e zenzero. Il finale lungo di spezie orientali, miele di castagno e liquirizia.